
Com’è noto la legge 23 marzo 2023, n. 33 (Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane) e il successivo decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29 (Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione degli artt.3, 4 e 5 della citata legge delega), entrato in vigore il 27 novembre 2024, individuano alcuni importanti programmi da attuare gradualmente per riqualificare (non solo nel presente, ma in un’ottica prospettica) le condizioni di vita delle persone anziane e di raggiungere concreti obiettivi di sostenibilità a lungo termine.
L’Università di Chieti-Perugia, mediante un approfondito lavoro dal titolo: ” Realtà senile e politiche di intervento. Un’analisi in chiaroscuro” pubblicato sulla Rivista Trimestrale di Scienza dell’Amministrazione – Studi di ricerca sociale, a firma dei propri ricercatori FRANCESCO FERZETTI e EIDE SPEDINATO, fa il punto sulla questione. Ecco il link per leggere l’intera trattazione https://rtsa.eu/RTSA_3_2025_Ferzetti.pdf
Oggi sono in molte le realtà del Terzo settore, ma anche i numerosi operatori della sanità che hanno il compito di accertare e valutazione le condizioni e i bisogni delle persone anziani, che stanno cercando di comprendere le modalità con le quali le sopra richiamate disposizioni di legge potranno essere portate ad esecuzione nel modo il più efficace possibile. A tal riguardo il lavoro patrocinato dell’Universita Umbra-Abruzzese riteniamo possa costituire uno strumento molto utile.
Viene evidenziato dagli autori anche il ruolo fondamentale che assume, nell’obiettivo che si intende conseguire, il PNRR (Piano nazionale di resistenza e resilienza) nella digitalizzazione del SSN (Servizio Sanitario Nazionale), con ampio utilizzo delle ICT ( Infomation Communication Technology), al fine di implementare un modello di assistenza sociosanitaria «che mette al centro il mantenimento al domicilio dell’assistito grazie al supporto della tecnologia» (Ferioli, 2023, p. 211). In tal senso aggiungono che sono state impegnate grandi risorse sull’aggiornamento tecnologico e digitale della sanità e, in particolare, sulla telemedicina (telemonitoraggio, televisita, teleconsulto, teleassistenza e controllo di pazienti cardiologici, respiratori, neurologici e oncologici).
Nessun dubbio che tali risorse siano state messe e saranno messe in campo. Tuttavia, ancora, sul piano della visibilità di tali interventi è assai difficile intravedere riscontri tangibili da parte degli interessati o dalle loro famiglie.
Un sentito grazie a Francesco ed alla sua collega Eide per averci partecipato il lavoro. (sd)

